12 libri sul cambiamento climatico (e dove trovarli)
Temperature in aumento, livello del mare, deforestazione, decarbonizzazione, energia rinnovabile ed economia circolare, preoccupazione per il futuro del nostro Pianeta, un futuro sempre più prossimo. Sono questi alcuni degli argomenti dibattuti negli ultimi tempi durante le conferenze, le tavole rotonde e alla recente COP26.
Ma come si separano i fatti dalle chiacchiere e cosa si può fare davvero per fare la differenza? Qui vogliamo presentare una lista di libri che potrebbero esserti per capire come sta cambiando il clima, quali sono i problemi urgenti che dobbiamo affrontare e cosa significa adottare uno stile di vita sostenibile.
Il mondo in fiamme: Contro il capitalismo per salvare il clima di Naomi Klein (Feltrinelli)
Da più di vent’anni Naomi Klein è la più importante reporter della guerra economica che le grandi multinazionali hanno condotto a spese delle persone e del pianeta. Non ha mai smesso di combattere per la giustizia sociale e per la salvezza dell’ambiente, documentando le catastrofi in corso e raccogliendo dati, spesso scomodi. Questo libro svela le verità che non conosciamo e mostra le conseguenze di quelle che non vogliamo vedere, portandoci sui fronti dei disastri naturali contemporanei, dalla Grande barriera corallina ai cieli anneriti dal fumo nel Pacifico nordoccidentale, fino ai danni provocati in Porto Rico dall’uragano Maria. Quelli di Naomi Klein sono interventi tragicamente premonitori, perché ci mettono in guardia sui disastri ecologici che ci aspettano se perdiamo l’ultima occasione per agire e cambiare la direzione del nostro futuro. Per combattere la crisi climatica dobbiamo essere capaci di rinunciare alla cultura consumistica, schiacciata sull’ipocrisia di un eterno presente, e anche alla costruzione dei muri che dividono i popoli e alimentano le disuguaglianze. Dobbiamo lasciarci alle spalle l’illusione di poter dimenticare i danni che la nostra civiltà procura al pianeta. Questa catastrofe globale non è solo un problema politico: ha a che fare con la nostra immaginazione e con il coraggio di affrontare la sfida di un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. Per superare la crisi del clima, dobbiamo cambiare il sistema che l’ha prodotta.
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La Terra inabitabile. Una storia del futuro di David Wallace-Wells (Mondadori)
Conosciamo già molti elementi del surriscaldamento globale: dalle cause, le emissioni di carbonio nell’atmosfera e l’inquinamento dell’aria, agli effetti, le sempre più ricorrenti crisi idriche e i limiti della produttività agricola e alimentare, l’accelerato scioglimento dei ghiacci polari, l’innalzamento del livello dei mari e il moltiplicarsi delle inondazioni lungo le coste, gli incendi disastrosi e i fenomeni temporaleschi estremi, la mutazione di alcune malattie e la loro diffusione, l’instabilità economica, i conflitti e le guerre civili per il controllo delle risorse, le conseguenti e inarrestabili migrazioni. Basta questo per intravedere un futuro spaventoso per il pianeta e per la nostra esistenza. Un futuro di cui il giornalista David Wallace-Wells ci offre una mappa dettagliata attraverso il resoconto dei molteplici «effetti a cascata» del riscaldamento globale e delle sfide che esso comporta. Il «caleidoscopio climatico», infatti, non solo minaccia l’ordine mondiale e promette di accentuare le diseguaglianze, ma mette in discussione il nostro rapporto con la natura, il significato della tecnologia e il senso stesso del progresso umano. Lo scenario prefigurato dagli studi disponibili è sconfortante, difficile da raccontare nella sua complessità. E potrebbe anche essere peggiore, dato che sono molte le cose che ancora non sappiamo. Soprattutto rimane incerto come, e quanto rapidamente, gli esseri umani reagiranno di fronte al disastro. Alla luce di ciò, Wallace-Wells ci costringe ad affrontare le nostre responsabilità tracciando una rassegna impietosa delle illusioni e degli inganni che, soprattutto in Occidente, ci allontanano da un effettivo impegno: dalla cautela dei climatologi all’allarmismo dei media, dall’indifferenza dei politici ai proclami apocalittici dei profeti della catastrofe, dal desiderio di purificazione della ‘wellness’ alle fantasie della «post-umanità» dei guru della tecnologia, dall’eco-fascismo alla fede nei miracoli della geoingegneria.
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La sesta estinzione. Una storia innaturale di Elizabeth Kolbert (Neri Pozza)
La storia narrata in queste pagine comincia circa duecentomila anni fa quando, in una ristretta porzione dell’Africa orientale, compare una nuova specie animale. È una specie non dotata di grande forza e neanche di alti tassi di fertilità. Tuttavia, i suoi membri attraversano fiumi, altopiani, catene montuose, cacciando altri mammiferi. Arrivano in Europa, si mescolano con creature simili a loro e le sterminano. Incrociano il cammino di altri animali fisicamente più forti ma incapaci di riprodursi con rapidità – enormi felini, orsi giganteschi, tartarughe grosse come elefanti – e li spazzano via. Attraversano i mari, raggiungono isole abitate da creature abituate all’isolamento totale e ne determinano la sparizione. Grazie poi a molteplici fattori, si riproducono con una frequenza così impressionante che la vita del pianeta risulta profondamente alterata: intere foreste vengono abbattute, numerosi organismi vengono trasportati da un continente a un altro. Scoprono, infine, riserve sotterranee di energia, modificando così profondamente la composizione dell’atmosfera e, con essa, gli equilibri climatici e chimici degli oceani, che numerose specie animali e vegetali sono costrette a emigrare verso i poli e numerose altre si ritrovano abbandonate nel deserto. La specie che ha alterato in tal modo la vita del pianeta si è autonominata, a un certo punto della sua storia, «specie dell’homo sapiens» e, tra le catastrofi da essa causate, cinque sono state così grandi da meritare il nome di «Big Five». Questo libro, che ha avuto uno strabiliante successo al suo apparire negli Stati Uniti, ripercorre la storia dei «Big Five» per gettare luce su un altro allarmante evento che gli esseri umani stanno producendo. È presto per dire se esso è comparabile, per forza e portata, ai «Big Five», ma è in corso ed è noto col nome di Sesta Estinzione. Dalla foresta pluviale amazzonica alla cordigliera delle Ande, dalla Grande Barriera Corallina alla moria di organismi riscontrabile nel giardino di casa propria, Elizabeth Kolbert conduce il lettore nei luoghi di questa Estinzione attraverso un avvincente racconto in cui all’entusiasmo per le nuove, recenti conoscenze sull’argomento si unisce l’orrore che esso comporta.
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Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale di Wolfgang Behringer (Bollati Boringhieri)
Gli uomini sono figli dell’Era glaciale: solo quando il freddo intenso dell’ultima glaciazione cominciò a stemperarsi, oltre 10000 anni fa, apparve la coltivazione, e con questa l’urbanizzazione e l’inizio della storia. Può apparire paradossale, ma è stato il riscaldamento del clima a crearci. Nel corso di tutta la storia umana, d’altra parte, il clima non è certo rimasto stabile e i suoi effetti sulle culture sono stati enormi. Non si può prescindere dalle condizioni climatiche nello studio delle civiltà, dei popoli, delle guerre, delle migrazioni, delle carestie, delle religioni e persino dell’arte e della letteratura. Diventa sempre più chiaro che il clima della Terra è parte integrante e motore inconsapevole dello sviluppo storico, politico e culturale dell’uomo e Wolfgang Behringer lo dimostra per la prima volta in forma estesa, con chiarezza e abbondanza di esempi.
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Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico di Peter Wadhams (Bollati Boringhieri)
Il Polo si sta inesorabilmente sciogliendo. E’ un fatto col quale dobbiamo confrontarci. scioglimento dei ghiacci è andato aumentando drammaticamente negli ultimi trent’anni. E i ghiacci del Polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del pianeta e tanto più diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso. L’accelerazione del fenomeno è impressionante, ma le autorità politiche non sembrano aver ancora realizzato l’enorme pericolo che ciò comporta , ovvero che il destino dell’Artico è la miccia che potrebbe innescare una spirale che finirebbe col coinvolgere il mondo intero. Addio ai ghiacci, uscito per la prima volta nel 2017 e ora aggiornato agli ultimissimi dati, contiene tutti i fatti incontrovertibili dell’evidenza scientifica, minuziosamente raccolti, spiegati e argomentati in maniera estremamente comprensibile per chiunque: non dà scampo. È un appello accorato e competente che non deve cadere nel vuoto.
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La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico di Greta Thunberg, Svante Thunberg, Beata Ernman (Mondadori)
«Non voglio la vostra speranza. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un’emergenza. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché lo è.»
Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. La nostra casa è in fiamme è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. È il «grido d’aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.
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Ora. La più grande sfida della storia dell’umanità di Aurélien Barrau (Add Editore)
Servono a qualcosa gli appelli? Forse no, ma quello dell’astrofisico francese Aurelién Barrau ha il dono di essere chiarissimo nella visione del nostro futuro. Chi lo legge non lo dimenticherà facilmente: viviamo un cataclisma planetario. Riscaldamento climatico, diminuzione drastica degli spazi vitali, crollo della biodiversità, inquinamento di suolo, acqua e aria, rapida deforestazione. È troppo tardi per salvare il pianeta? No, ma il tempo a disposizione è poco, e le parole non basteranno, dobbiamo impegnarci a pungolare il potere politico per obbligarlo ad agire. «Di fronte alla più grande sfida dell’umanità, la politica deve agire con fermezza e tempestività. Ogni azione politica che non farà di questa lotta la sua priorità assoluta e inderogabile, non sarà credibile. Molte altre lotte sono importanti, ma questa è fondamentale.» Se perdiamo questa battaglia, nessun’altra potrà essere portata avanti. Ora. La più grande sfida della storia dell’umanità nasce dall’appello lanciato dall’autore su «Le Monde», firmato tra gli altri da:
Pedro Almodovar, Juliette Binoche, Emmanuel Carrère, Bradley Cooper, Anish Kapoor, Isabella Rossellini, Carlo Rovelli, Patti Smith, Wim Wenders, Marion Cotillard, Philippe Descola, Ralph Fiennes, Ethan Hawke, Jude Law, Marjane Satrapi, John Turturro, Kristin Scott Tomas.
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Primavera silenziosa di Rachel Carson (Feltrinelli)
E’ raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. “Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell’ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un’idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici”: così scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell’amministrazione Clinton. Carson previde con forte anticipo sui tempi gli effetti delle tecniche impiegate in agricoltura, dell’uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull’uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell’opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si sono presi una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale. L’appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell’ambiente in tutto il mondo, e lei stessa può essere considerata madre del movimento ambientalista. Primavera silenziosa, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono varie alternative all’irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche, e che il lavoro congiunto di entomologi, patologi, genetisti, fisiologi, biochimici ed ecologi suggerisce soluzioni biologiche, basate sulla conoscenza degli organismi viventi. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.
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Clima. Come evitare un disastro. Le soluzioni di oggi, le sfide di domani di Bill Gates (La Nave di Teseo)
Bill Gates ha passato gli ultimi dieci anni a studiare le cause e gli effetti del cambiamento climatico. Avvalendosi della consulenza di fisici, chimici, biologi, ingegneri, esperti di science politiche e finanza, ha individuato i passi necessari per evitare un disastro ambientale sul nostro pianeta. In questo libro, Gates non solo spiega perché dobbiamo mirare ad azzerare le emissioni di gas serra, ma presenta anche le soluzioni per raggiungere questo obiettivo vitale, offrendo una spiegazione chiara delle sfide che ci attendono. Forte della sua esperienza di innovatore capace di imporre idee rivoluzionarie, Gates ci introduce alle tecnologie che già oggi aiutano a ridurre le emissioni, mostra dove e in che modo possono diventare più efficienti, indica in quali settori sono necessari progressi immediati, racconta le storie di chi sta lavorando alle prossime, essenziali, scoperte. L’autore presenta un programma concreto per arrivare alle emissioni zero, suggerendo non soltanto le politiche che dovrebbero adottare le amministrazioni, ma anche quello che possiamo fare come cittadini per responsabilizzare su questa missione cruciale i governi, le imprese, e noi stessi. Bill Gates lo dice apertamente: azzerare le emissioni non sarà semplice, ma seguendo le proposte di questo libro, finalmente è un obiettivo alla nostra portata.
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Oro blu. Storie di acqua e cambiamento climatico di Edoardo Borgomeo (Laterza)
L’acqua è elemento essenziale per gli esseri umani. La nostra stessa vita è condizionata dalla sua presenza o dalla sua assenza, dalla sua purezza o dal suo inquinamento, dalla sua forza incontrollabile o dalla sua ricerca. Nove storie da tutto il mondo ci raccontano il nostro bene più prezioso nell’epoca dei cambiamenti climatici. Un pianeta più caldo significa ghiacciai che si sciolgono, piogge meno prevedibili, alluvioni più frequenti, deserti che avanzano. Nell’acqua vediamo gli effetti del riscaldamento globale. Ma anche se l’acqua è protagonista di questi cambiamenti, non ci appassiona. Forse perché la tocchiamo, la beviamo e la sprechiamo ogni giorno. Forse perché ci fa paura: sappiamo che sta finendo e perciò congetturiamo che le guerre del futuro si combatteranno per lei. Oppure, anche peggio, che ci annegherà tutti a causa dei cambiamenti climatici. Attraverso nove storie di persone la cui vita è profondamente legata all’acqua – in un viaggio che attraversa la Sicilia, il Bangladesh, l’Olanda, il Brasile, l’Iraq, l’Inghilterra, Singapore e la Nuova Zelanda – Oro blu ci fa scoprire come l’acqua si intrecci all’economia, alla storia, alla cultura e alla vita di ciascuno di noi. Una narrazione-reportage che, unendo interviste, episodi storici e dati scientifici, trasforma la nostra visione. La tesi di questo libro è semplice: la gestione dell’acqua non è solamente compito di ingegneri, economisti o ecologi, ma è compito di tutti. Perché senz’acqua niente è possibile ed è nostro compito difenderla, conservarla, evitare che venga sprecata o inquinata.
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How Women Can Save The Planet (Edizione Inglese) di Anne Karpf
Sociologa, giornalista e collaboratrice del The Guardian, docente di “Life writing and culture” presso la London Metropolitan University, Karpf si occupa principalmente di studi di genere, femminismo e storia delle donne (anche) in relazione all’ambiente e alla crisi climatica. A partire da un’ampio e approfondito studio e una dettagliata ricerca, Anne Karpf ha ricostruito come gli impatti dei cambiamenti climatici hanno profondamento inciso sulle donne, soprattutto le donne del sud del mondo. E’ così che Karpf racconta la storia delle “pellegrine dell’acqua” in Kenya, Etiopia e Mozambico che raccolgono le risorse quotidiane per bere e lavarsi per loro e le proprie famiglie. Un “pellegrinaggio” che fino a poco tempo fa prevedeva un lungo cammino di cinque ore mentre di recente si impiega fino a 12 ore poiché le fonti d’acqua si sono prosciugate.
E’ proprio dalle donne e dai movimenti femministi che si può prendere spunto per future forme di vita sostenibile e per tutale l’ambiente. Il racconto di Karpf prosegue portando le testimonianze di illustri nomi femminili che da anni si battono per salvaguardare il nostro Pianeta: Maria Leusa Munduruku, Nemonte Nenquimo, Greta Thunberg, Licypriya Kangujam…
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Antropocene. Una nuova epoca per la Terra, una sfida per l’umanità di Emilio Padoa-Schioppa (Il Mulino)
Viviamo un’epoca segnata da una indelebile impronta umana. Il riscaldamento globale, l’alterazione dei normali cicli biogeochimici, la perdita di biodiversità, l’irreversibile trasformazione di habitat e paesaggi impongono sfide completamente nuove. Come sfamare un’umanità in crescita senza impattare ulteriormente sull’ambiente? A quali istituzioni dare il mandato di rispondere a una realtà connessa e interdipendente? Soli in questo mondo abbiamo la responsabilità delle nostre azioni. Possiamo fare dell’Antropocene un’occasione per ripensare al nostro pianeta.
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