Follow us on social

Umbria Green Magazine

  /  Scuola   /  Iniziative   /  Università e Scuola insieme nella Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Il saluto di Papa Francesco e Mattarella

Università e Scuola insieme nella Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Il saluto di Papa Francesco e Mattarella

Giardini del Frontone, Perugia, 1961. Alla guida Aldo Capitini. Sessant’anni dopo, la Marcia per la Pace Perugia-Assisi, tenutasi domenica 10 ottobre, viene salutata da Papa Francesco nel testo letto da monsignor Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino: «Rivolgo di cuore il mio saluto ai partecipanti alla sessantesima marcia per la pace Perugia-Assisi, rallegrandomi perché il tema scelto quest’anno è “La cura come nuovo nome della pace”. Nel fatto che intorno al valore del prendersi cura, riferito agli altri e all’ambiente, si riscontri oggi un’ampia condivisione, possiamo riconoscere un positivo segno dei tempi, che la crisi pandemica ha contribuito a far emergere. Con il gesto semplice ed essenziale del vostro camminare, voi avete affermato che la cultura della cura è una strada, anzi, è la strada maestra che conduce alla pace. La cura, infatti, è il contrario dell’indifferenza, dello scarto, del violare la dignità dell’altro, cioè di quell’anti-cultura che è alla base della violenza e della guerra. Purtroppo ancora oggi, dopo le due immani guerre mondiali e le tante guerre regionali che hanno distrutto popoli e Paesi, ancora – ed è scandaloso – gli Stati spendono enormi somme di denaro per gli armamenti, mentre nelle Conferenze internazionali si proclama la pace, distogliendo di fatto lo sguardo dai milioni di fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere o trascinano un’esistenza indegna dell’uomo. Per questo è più che mai necessario camminare sulla via della cura: non una volta all’anno, ma ogni giorno, nel concreto della vita quotidiana, con l’aiuto di Dio che è padre di tutti e di tutti si prende cura, perché impariamo a vivere insieme da fratelli e sorelle. Con questa viva speranza invoco l’intercessione di San Francesco d’Assisi e invio a tutti la mia benedizione».

Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella 

«Siete segno di speranza. La Marcia per la Pace Perugia-Assisi è ancora una volta un segno di speranza. I valori che la ispirano e la partecipazione che continua a suscitare sono risorse preziose in questo nostro tempo di cambiamenti, ma anche di responsabilità. Questa edizione si svolge a sessanta anni dalla prima marcia promossa da Aldo Capitini, quell’originaria, esigente aspirazione alla pace e alla non violenza ha messo radici profonde nella coscienza e nella cultura delle nostre comunità. La pace è un dovere per tutti: Stati, popoli, istituzioni sovranazionali, imprese economiche, forze sociali, cittadini operare per costruirla. La pace si può costruire dal basso, perché impone coerenza nell’agire quotidiano, nel linguaggio che si usa, nella solidarietà concreta verso chi ha minori risorse e maggiori bisogni, nel rispetto per gli equilibri della natura, nella capacità di prendersi cura di quanti si trovano in difficoltà. La marcia di quest’anno fa proprio il motto “I care”, che don Lorenzo Milani volle affiggere all’ingresso della scuola di Barbiana. Avere a cuore il proprio destino come quello dell’altro che ci sta accanto, come quello della persona lontana che però sappiamo essere a noi legata da una rete invisibile ma robusta, è la scintilla della cultura di pace che può sconfiggere l’egoismo, l’indifferenza, la violenza, la rassegnazione all’ingiustizia».

Il messaggio del cardinale Gualtiero Bassetti: diventiamo testimoni della cultura della cura

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana: «Mi unisco spiritualmente alla vostra marcia, perché prendersi cura, chinarsi sugli altri, andare verso l’altro, risponde a un grido che da più parti sento levarsi. Sento tanta gente che dice “non lasciatemi solo”, prendersi cura, dice il Papa, è l’opposto dell’indifferenza. La pace è una conquista, richiede impegno sofferenza, prima che un traguardo è un cammino, ed è in salita, come da Santa Maria ad Assisi. Faccio mie le parole di Francesco: incoraggio tutti a diventare profeti e testimoni della cultura della cura».

La Presidente Donatella Tesei: La Marcia di oggi conferma la condanna ad ogni forma di violenza. Solidarietà a CGIL

«Manifesto innanzitutto solidarietà alla Cgil. E credo che la Marcia di oggi sia una conferma ulteriore per condannare qualsiasi forma di violenza e qualsiasi comportamento possa mettere in discussione i principi democratici. E’ bellissimo vedervi qui dopo un anno come quello del Covid-19» e ha aggiunto che «la Marcia dovrà continuare per riaffermare principi di fraternità che legano tutti i popoli».

Articoli simili

You don't have permission to register