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Umbria Green Magazine

  /  Interviste   /  Lungo i sentieri della parola poetica. Dialoghi con Andrea Cortellessa
Amman, Giordania, 2012 (particolare) © Josef Koudelka Magnum Photos

Lungo i sentieri della parola poetica. Dialoghi con Andrea Cortellessa

La parola attribuisce un nome alla “cosa”. Come ricorda Carlo Sini nel saggio “L’immemoriale e la parola poetica” (Interlinea, 2005), riprendendo la lezione di Platone, la parola “ricorda”. «Parola della memoria che, di necessità, è sempre parola seconda e mai parola prima… parola che propriamente è “segno” della cosa». Nel cammino verso il concetto, la parola si allontana dal ricordo “eclissandosi” e volge lo sguardo alla trascendenza. L’esperienza del linguaggio, sempre ritornando a Sini, è il contenuto della poesia.

La parola poetica è la parola in movimento che si spinge fino ai margini (ed oltre) del linguaggio stesso. Heidegger ci mostra come la parola poetica sia la parola «in cui la pienezza del dire, che è carattere costitutivo della parola detta, si configura come pienezza iniziante. Parola pura è la poesia».

Con Andrea Cortellessa, nell’ultima edizione di Umbria Green Festival, abbiamo iniziato un cammino lungo i sentieri della parola poetica, tentando di carpire le due facce della stessa alla maniera di Sini («distinte e indisgiungibili come il maschio e la femmina non possono stare separati diceva Aristotele») e intercettando nella voce di alcuni scrittori e poeti la risposta all’immanenza della parola che da scritta diventa immagine.

 

L’intervista durante l’edizione 2020 del nostro Festival:

Biografia

Sara Durantini (San Martino dall’Argine – Mantova, 1984) consegue la laurea magistrale in lettere moderne presso l’Università degli studi di Parma nel 2009. Vincitrice dell’edizione 2005-2006 del Premio Tondelli per la sezione inediti con il lungo racconto L’odore del fieno, nel 2007 pubblica il suo primo romanzo, Nel nome del padre, con la casa editrice Fernandel. Da oltre dieci anni scrive articoli per riviste letterarie online e cartacee. Dal 2011 cura il blog letterario corsierincorsi.it. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in diverse antologie collettive fra cui Quello che c’è tra di noi, a cura di Sergio Rotino (Manni Editore, 2008), Dizionario affettivo della lingua italiana, a cura di Matteo B. Bianchi e Giorgio Vasta (Fandango Libri, nell’edizione 2009 e 2019), Orbite vuote, a cura di Marco Candida (Intermezzi Editore, 2011), oltre ad un approfondimento su Massimo Bontempelli accolto nel saggio L’unica via è il pensiero a cura del professore Hervé A. Cavallera (Intermedia Edizioni, 2019). Nel 2021, Sara Durantini ha pubblicato L’evento della scrittura. Sull’autobiografia femminile in Colette, Marguerite Duras, Annie Ernaux per la casa editrice di Milano 13 lab Editore.

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