#Restart: la campagna di Greenpeace per mobilità zero emissioni e riprogettazione periferie
«Al Governo chiediamo di non sprecare questa crisi e la ripartenza: è il momento di fare una svolta verde e di passare dalle parole ai fatti». Lo afferma Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.
Come si legge dal comunicato stampa del 20 giugno, le priorità identificate da Greenpeace sono quattro:
- Più energia verde. Adottare di un piano nazionale di transizione energetica (PNIEC) più ambizioso, con l’obiettivo di ridurre del 65% le emissioni di CO2 entro il 2030, e di arrivare a emissioni nette 0 (zero) entro il 2040. Inoltre, è necessario impedire agli inquinatori di accedere ai fondi pubblici e distribuire denaro agli azionisti senza un piano di decarbonizzazione delle loro operazioni in linea con l’accordo di Parigi.
- Più qualità della vita in città. Promuovere un cambiamento sistemico nelle città, a partire dalla mobilità alternativa e dalla creazione di aree verdi, fino agli investimenti nelle periferie per abbattere le disuguaglianze sociali ed economiche e alla promozione di modelli di produzione e consumo che riducano l’uso di plastica monouso.
- Più agricoltura ecologica. Riscrivere il sistema di assegnazione dei sussidi all’agricoltura industriale in favore delle aziende che producono cibo in modo sano ed ecologico.
- Più pace e salute. Mettere la sicurezza, la salute e il benessere dei cittadini al centro, destinando al nostro sistema di welfare e sanitario i fondi annualmente investiti in armamenti e nelle attività dannose per l’ambiente.
Greenpeace ha presentato Italia 1.5, una rivoluzione dell’energia all’insegna della transizione verso le fonti rinnovabili e la totale decarbonizzazione del nostro Paese. Tale piano – fondato su modelli analitici tra i più avanzati a livello mondiale – permetterebbe all’Italia non solo di rispettare gli accordi di Parigi, diventando a emissioni zero, ma di ottenere enormi vantaggi in termini economici, occupazionali e di indipendenza energetica.
Ora è il momento di ripartire per ricostruire un mondo più verde e pacifico: scopri la campagna Greenpeace #RESTART con cui Greenpeace chiede che i fondi pubblici per la ripartenza siano investiti per riprogettare le città, investendo in trasporto pubblico, riqualificazione delle periferie e mobilità alternativa.
«Se vogliamo mettere un freno alla crisi climatica e all’emergenza dell’inquinamento atmosferico dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni dovute ai trasporti puntando su una mobilità che sia davvero sostenibile, a emissioni zero e accessibile a tutta la cittadinanza. Per fare questo occorre però l’impegno degli amministratori locali insieme a quello del governo, nel destinare i Recovery funds solo a progetti pensati per la salute delle persone e del Pianeta, e non per finanziare attività nocive e inquinanti» (Federico Spadini, campagna Trasporti di Greenpeace Italia, fonte Ansa.it)
Di seguito, il video della campagna di Greenpeace: