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Una nuova rete di Musei e Territori al servizio della cultura: il progetto di Humbria²O

Pubblichiamo l’articolo di Alessandro La Porta coordinatore di Humbria²O. Ringraziamo sentitamente La Porta  per il racconto su un progetto di cui condividiamo gli intenti volti alla valorizzazione della Regione Umbria.

Riunire professionalità attraverso una rete di Comuni e gestori dei beni culturali e ambientali. Una rete in cui i grandi contino come i piccoli, in cui ognuno porti 1 voto e in cui i campanilismi, le paure e le gelosie siano messi da parte. Sembrava un sogno, ma non lo è stato.

Humbria²O. La Cultura non si ferma è un progetto di diffusione della cultura e del patrimonio umbro, in presenza e in digitale, per rispondere all’emergenza che stanno vivendo i luoghi della cultura a causa del COVID-19 e per supportare famiglie, scuole e docenti, residenti e non residenti nella conoscenza e nella fruizione attiva del patrimonio culturale e naturalistico della Regione.

Il progetto, realizzato grazie al contributo della Regione Umbria, ha rappresentato nella fase pandemica tuttora in atto, un’idea innovativa per i beni culturali dei comuni partecipanti, supportando la fruizione dei Musei e la valorizzazione dei Territori a essi collegati in questo periodo di incertezza. Ha posto quindi le basi per il rilancio, individuando alcuni punti di innovazione rispetto al passato, ad esempio nel riconoscimento di una rete legata da tematiche comuni e offrendo un reale impatto economico e sociale.

 

Perché Humbria²O ?
H²O, ossia l’acqua. Dall’acqua è nata la vita, e dall’acqua siamo ripartiti, quale elemento fondante della storia complessa che unisce i Territori del progetto: vera protagonista della storia, a partire dalla formazione dal Lago Tiberino che univa gran parte della Regione, al sistema complesso del fiume principe, il Tevere e i suoi affluenti, che ne costituisce la linfa vitale dell’economia agraria e non solo.
Dal Pliocene all’Età Contemporanea, con le dighe del Tevere, le canalizzazioni volte alla bonifica della Valle Umbra e i lavori per prosciugare i laghi di Colfiorito, l’acqua è l’elemento che ha disegnato la Regione e con il quale ha dovuto fare i conti l’uomo, tentando una regolazione dei flussi e delle piene, captandola dalle sorgenti per condurla in città con i suoi acquedotti, come quello del Sanguinone di Assisi, ed infine esaltandola quale elemento principe dei Parchi naturalistici del territorio (Tevere, Lago di Alviano, Lago di Corbara, Palude di Colfiorito), evocandola negli stupefacenti resti della Foresta Fossile di Dunarobba o chiamandola “sorella” nelle parole di San Francesco.

 

L’idea progettuale
L’idea progettuale, espressa dallo scrivente insieme agli amici dell’Associazione Acqua e delle Cooperative Surgente e Lympha, coinvolge 8 comuni e 14 musei: Foligno (comune capofila con il Museo della Città di Palazzo Trinci, il Museo della Stampa e il Museo Archeologico e il Museo Naturalistico di Colfiorito), Assisi (Rocca Maggiore, Foro Romano e Pinacoteca Comunale), Valtopina (Museo del Ricamo e del Tessile), Todi (Museo civico e Pinacoteca, Museo Lapidario), Baschi (Antiquarium), Montecchio (Antiquarium), Alviano (Museo dei capitani di ventura e della civiltà contadina), Avigliano Umbro (Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta fossile di Dunarobba). Anche il Comune di Acquasparta, non potendo partecipare perché Palazzo Cesi è in via di apertura con una propria organizzazione gestionale, ha appoggiato concretamente il progetto. A questi Musei sono collegati aree archeologiche, necropoli, spazi naturali e parchi, biblioteche ed archivi.
E’ stato necessario attuare una triplice strategia di engagement, online, on site e off site, acquistando agli occhi dei potenziali visitatori, siano essi di prossimità o provenienti da altre regioni italiane, una capacità di attrattiva, oltre che prettamente culturale, anche legata a quelli che sono da sempre i caratteri umbri: Slow Life, Ambiente, Cultura, Benessere ed Enogastronomia, Religiosità.

Basilare il portale web, riconoscibile da una scelta grafica ad alto impatto emotivo, esempio di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private: è il luogo dove atterrano i prodotti per le scuole, per le famiglie, per i visitatori del domani con info sui Musei e sui Territori e soprattutto con il Gioco online.
Il portale, supportato da una efficace campagna social, è il prodotto di una capacità progettuale di lungo periodo, frutto del lavoro di operatori di diversa formazione e competenza, provenienti da società e comuni diversi, ma ciascuno in grado di apportare conoscenze e innovazioni.
Il portale si propone di offrire un punto di accesso integrato per la fruizione in rete del patrimonio culturale umbro, alla scoperta di contenuti sui vari settori culturali regionali. Confluiscono in esso tutti i materiali realizzati, che sono riutilizzabili e diffusi attraverso i portali e i canali di comunicazione regionali.

 

Le attività
Quattro le sezioni previste all’interno della piattaforma destinati a differenti target di utenti e ai diversi momenti di sviluppo del programma: in una prima fase, infatti, le attività sono state essenzialmente all’aperto, con le tante passeggiate/trekking per residenti, non residenti e famiglie. La conoscenza dei Musei e dei Territori è demandata non solo ai video (sul portale è presente quello di presentazione e quello finale oltre a ben 14 video dei diversi Musei), ma anche al Gioco che costituisce l’elemento più accattivante con il quale confrontarsi divertendosi, presentando i siti e i musei sotto forma di Dei ed Eroi. Essi sono la loro carta di identità elettronica, la base dalla quale ogni utente potrà partire per un viaggio digitale nella Regione, che speriamo presto si trasformi in reale.
Centrale poi la sezione di didattica a distanza, con un calendario di circa 260 lezioni di approfondimento in diretta progettate secondo un palinsesto comune dei vari Musei e che hanno coinvolto circa 6500 studenti e professori. Sono state organizzate in base alle tematiche caratterizzanti la rete museale e hanno completato le info presenti nei video promozionali girati in ciascuno di essi.
Le visite “in diretta” hanno seguito un format prestabilito (tempi contingentati, sezione dedicata all’interazione e/o domande, un racconto per esempi, grafica comune), accessibili in modalità webinar.
Tale modalità coniuga in un’unica esperienza la comodità di fruizione da scuola con l’efficacia e l’interattività tipiche di un evento in presenza. Proprio come in un’aula reale ci si è ritrovati all’ora prestabilita e tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di intervenire attivamente nel corso dell’evento per porre domande e condividere idee. Il tutto corredato da materiale didattico a supporto scaricabile gratuitamente, organizzato come dei dei veri e propri kit. In questo modo le scuole hanno potuto collegarsi e usare dei tutorial dove prendere quel che serviva per prepararsi alla visita, trovando anche dell’utile materiale didattico da utilizzare nella fase successiva di rafforzamento della conoscenza.

La rete dei Musei coinvolta guarda al presente, ma deve necessariamente pianificare il proprio futuro, coinvolgendo sempre più operatori culturali e gestori diversi tra loro, storici dell’arte, archeologi, esperti, associazioni del Territorio, operatori del turismo e del commercio per realizzare contenuti e attività di engagement rivolti principalmente al mondo delle scuole, alle famiglie, ma anche al visitatore del prossimo come del lontano futuro.

 

Alessandro La Porta è archeologo. Responsabile per CoopCulture dei siti umbri di Assisi, Foligno, Todi, mentre nel Lazio di Villa Adriana a Tivoli. La Porta è coordinatore del progetto Humbria²O.

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