La goccia nel mare: Emily Dickinson e la Natura
In occasione dell’ultima edizione di Umbria Green Festival, Mattia Morretta, psichiatra, sessuologo e saggista, ha tenuto un panel sul rapporto tra Emily Dickinson e la Natura. Ci immergiamo nel mondo della poetica di Dickinson attraverso lo sguardo di Morretta, riportando una breve introduzione all’intervista e ringraziamo sentitamente l’autore per la gentile concessione.
«La Natura è una Casa Abitata da Spettri – ma l’Arte – una Casa che cerca di essere abitata da spettri» (lettera a Thomas Higginson, 1876).
Emily Dickinson parla della realtà minuta e tuttavia universale, le piccole e grandi verità esistenziali rivelate dalla mosca, l’ape, il ragno, il cane, i botton d’oro, le montagne, i vulcani e gli oceani. Anche l’amore è materia di Afrodite che congloba fiori, animali, boschi e cielo, un’intuizione globale e profonda sufficiente per saperne ciò che serve, più e meglio dei praticanti. È l’abisso dell’Assoluto dietro la povera maschera della quotidianità, perché la dimensione poetica è il vero e non il reale…