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Pollution: gesto sonoro in sette atti di Franco Battiato

 

«Il silenzio del rumore delle valvole a pressione. I cilindri del calore serbatoi di produzione. Anche il tuo spazio è su misura, non hai forza per tentare di cambiare il tuo avvenire per paura di scoprire libertà che non vuoi avere. Ti sei mai chiesto quale funzione hai?».

 

Si apre così, sulle note del valzer di Strauss, Pollution l’album di Franco Battiato pubblicato nel 1972 e ispirato al romanzo distopico Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Scritto e musicato interamente da Battiato, Pollution è ritenuto l’album che segna un distacco dalle sonorità classiche per abbracciare melodie più visionarie e sperimentali sia da un punto di vista musicale e strumentale sia figurativo.

Nel 1992 il disco viene ristampato in formato CD dall’etichetta Artis Records mantenendo la grafica originale del vinile. Una successiva ristampa risale al 1998 sempre in CD per la BMG.

Pollution: gesto sonoro in sette atti ruota attorno alla tematica dell’inquinamento ed è, per stessa ammissione dell’autore, dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici.

Inquinamento e attesa dell’anno 2000 e della tanto paventata distruzione umana saranno tematiche affrontate con sonorità suggestive psichedeliche.

Emblematica, da questo punto di vista, la domanda presente nel brano Beta, «Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo. Io a quale corpo appartengo?».

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