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La Bussola per la competitività: 14 proposte da Legambiente e 30 territori nazionali virtuosi. Con l’Umbria al terzo posto di GreenItaly per occupazione green.

Inclinare la bussola dell’economia attraverso le professioni verdi. È questa la scommessa lanciata dall’Europa e ripresa da Green Italy e da Legambiente nelle scorse settimane.

Sono, infatti, le nuove professioni connesse alla green economy quelle sulle quali si articolerà maggiormente la scommessa dell’occupazione futura, come si evince dal rapporto di GreenItaly, che vede l’Umbria al terzo posto registrando il 14,7% di occupati nelle professioni green – anticipata da Lombardia ed Emilia-Romagna, le quali si attestano su valori percentuali poco più elevati; in chiusura di classifica si trovano, invece, Sicilia e Sardegna fanalini di coda, rispettivamente con il 10,5% e il 10%.

Dal canto suo, Legambiente si è rivolta al Governo in occasione del forum L’Italia in cantiere, invitandolo attraverso un elenco di suggerimenti ad accelerare sulla transizione ecologica attraverso la decarbonizzazione, l’economia circolare e, di conseguenza, l’incremento della competitività sui mercati globali.

Il monito è rivolto anche al superamento del blocco delle autorizzazioni che procedono a rilento a causa di una burocrazia eccessiva e della lentezza o mancanza degli incentivi alle produzioni più innovative.
Il tutto articolato in un elenco di quattordici proposte che si snodano su quattro sezioni: autorizzazioni, energia, circolarità dell’economia e controlli.

Nel corso del Forum – e a sostegno della tesi per la quale il nostro Paese possiede imprese virtuose in tema di sostenibilità ambientale – sono stati presentati 30 campioni nazionali in rivoluzione energetica, resilienza e adattamento al climate change, mobilità sostenibile, riconversione delle aree dismesse, lotta all’illegalità, salvaguardia delle aree protette e della biodiversità, formazione dei giovani e percorsi negli atenei universitari.
I territori attivi su queste tematiche sono stati evidenziati nel corso di una ricerca iniziata due anni fa nell’ambito della campagna denominata I cantieri della transizione ecologica e si situano su tutta la Penisola.
Un parterre di esempi d’eccellenza che – nelle opinioni degli ambientalisti – può soltanto stridere in maniera evidente con la decisione di potenziare i gasdotti e aprire nuovi rigassificatori e con un’idea radicale sul nucleare che rischia di mettere in angolo la stessa enorme opportunità di fare delle energie rinnovabili una leva di garanzia per il futuro dell’occupazione attraverso la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici.

Biografia

Laureata con lode in Scienze antropologiche ed etnologiche all’Università Bicocca di Milano è Antropologa ed Etnografa orientalista e svolge ricerche etnografiche nel contesto geopolitico dell’Asia meridionale e del Sud-Est Asiatico a fianco di Enti di cooperazione internazionale.
In Italia dirige l’Umbria Green Magazine associato all’omonimo Festival e la Scuola Sperimentale di Scrittura Elsa Morante, un progetto itinerante sui territori che fa capo a Libri dell’Arco.
Autrice del romanzo “L’ultimo respiro del sole” (Laurana Editore) è stata insignita del Premio Speciale Fontamara, XXV Premio Internazionale Ignazio Silone 2022 ed è stata Finalista del Premio Demetra per la narrativa green all’Elba Book Festival 2022.
Il suo romanzo è stato registrato anche in versione Audiolibro per Audible Studios con la voce di Lucia Valenti.
Ha pubblicato numerosi saggi, tra i quali: Polvere e sangue a Kathmandu, La strategia del gambero verde e C’è il mare in città (Primiceri Editore, Padova, 2016, 2018, 2019).
Ha, inoltre, tradotto Grandi Classici della letteratura e della saggistica antropologica, tra i quali: Discorso sull’origine della disuguaglianza tra gli uomini di Rousseau, Discorso sul metodo di Cartesio, Trattato sulla tolleranza di Voltaire (Primiceri Editore, Padova, 2019, 2020), Crimine e Costume nella società selvaggia di Malinowski (Morcelliana, 2020), Il piccolo Principe (Libri dell’Arco, 2023).
Attualmente è in libreria con L’Isola di Elsa (Libri dell’Arco), vincitore dell’Omaggio a Elsa del Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante.
Oggi vive in provincia di Pavia, ma ha vissuto a lungo in Nepal, Thailandia, Malesia e Indonesia.
In collaborazione con Enti di cooperazione internazionale, si occupa delle seguenti aree tematiche: Antropologia dei disastri ambientali e ricostruzione identitaria; Antropologia delle religioni e identità politica; Soggettività e diritti umani; Ricostruzione identitaria post colonialismo.
In particolare, ha svolto ricerche antropologiche sul concetto di spaesamento identitario, costruzione culturale del rischio post disastro e sul concetto di resistenza e resilienza delle comunità che hanno subito danni strutturali e sociali. La sua osservazione è sempre rivolta alla relazione che intercorre fra la comunità vittima del disastro e l’identità di luogo.
Dal 2007 lavora principalmente a fianco degli aborigeni Temiar, una minoranza etnica facente parte della grande famiglia degli Orang Asli del Kelantan, Sultanato situato nella Malesia nord-orientale.
Alle sue ricerche sul campo e al suo impegno etnografico a fianco delle popolazioni che operano una vera e propria resistenza ambientale in contesti di fragilità estrema è stato recentemente dedicato un capitolo del saggio “Sfumature di verde” di Paola Turroni (Laurana, 2022).
Madrelingua italiana, parla e scrive anche in giapponese (hiragana, katakana e kanji), francese, inglese, indomalese.

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