
Il Patto sul Clima di Glasgow: cosa si è deciso alla COP26
E’ stato denominato il “Patto sul clima di Glasgow”, il testo approvato dai Paesi partecipanti alla COP26. Ma cosa è stato deciso e in quali azioni concrete verranno coinvolte le varie Nazioni?
L’accordo Usa-Cina
Mentre Usa e Cina hanno stretto un accordo impegnandosi nella lotta ai cambiamenti climatici, oltre cento Paesi da tutto il mondo si sono accordi per fermare la deforestazione entro il 2030, ridurre del 30% le emissioni di metano entro il 2030; più di 40 Paesi, tra cui i principali utilizzatori di carbone (Polonia, Vietnam e Cile) hanno deciso di non utilizzarlo inoltre 450 organizzazioni finanziarie si sono impegnate nel sostenere l’energia rinnovabile e il finanziamento diretto alle industrie che bruciano combustibili fossili.
I punti del Patto
Ridurre la dipendenza dal carbone e incentivare i finanziamenti per i combustibili fossili;
Ridurre le emissioni di metano entro il 2030;
“Giusta transizione”: il Patto “riconosce la necessità di garantire transizioni eque che promuovano lo sviluppo sostenibile e l’eliminazione della povertà e la creazione di lavoro dignitoso e di qualità, anche rendendo i flussi finanziari coerenti con un percorso verso una bassa emissione di gas a effetto serra e uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici, anche attraverso la diffusione e trasferimento di tecnologia e fornitura di sostegno alle parti dei paesi in via di sviluppo”.
Il Patto impegna i “paesi sviluppati a raddoppiare almeno la loro fornitura collettiva di finanziamenti per il clima per l’adattamento alle parti dei paesi in via di sviluppo rispetto ai livelli del 2019 entro il 2025″.
Il Patto prevede anche delle regole per i mercati del carbonio, completando l’Articolo 6 sui meccanismi di mercato delle emissioni dopo anni di attesa e potenzialmente sbloccando migliaia di miliardi di dollari.
E’ stata approvata la trasparenza che prevede l’impegno da parte di tutti i paesi di riportare i dati aggiornati sulle emissioni (taglio del 45% delle emissioni entro il 2030, contributi determinati a livello nazionale).
Il messaggio di chiusura di Alok Sharma, Presidente del vertice Cop26
“We can now say with credibility that we have kept 1.5 degrees alive. But, its pulse is weak and it will only survive if we keep our promises and translate commitments into rapid action. I am grateful to the UNFCCC for working with us to deliver a successful COP26.From here, we must now move forward together and deliver on the expectations set out in the Glasgow Climate Pact, and close the vast gap which remains. Because as Prime Minister Mia Mottley told us at the start of this conference, for Barbados and other small island states, two degrees is a death sentence.It is up to all of us to sustain our lodestar of keeping 1.5 degrees within reach and to continue our efforts to get finance flowing and boost adaptation. After the collective dedication which has delivered the Glasgow Climate Pact, our work here cannot be wasted”.